mercoledì 26 maggio 2010

Lesione crociato anteriore

Ho 41 anni e facendo attività di judo a livello amatoriale maggio di quest’anno mi sono fatto male al ginocchio sx. il quale il giorno dopo si è gonfiato e dopo quattro giorni mi è stato tolta un siringa con del liquido misto a sangue.
Fatto la risonanza mi è stata diagnosticata un lesione di grado medio al crociato anteriore.
Sono andato a farmi visitare da due ortopedici: il primo dopo avermi fatto fare le prove asseriva che il crociato era stato danneggiato in passato, e che non facendo io attività sportiva agonistica, potevo riprendere piano piano la mia vita normale senza nessun intervento.
L’altro dottore invece affermava che il legamento era rotto non leso e che era assolutamente da operare. Operazione che avrebbe lui stesso eseguito, a pagamento naturalmente (cosa che mi ha un po’ insospettito), presso la struttura dell’ospedale dove mi ha visitato. Per la ricostruzione del legamento avrebbe utilizzato delle fibre artificiali che secondo lui è la soluzione all’avanguardia.
Le mie domande sono le seguenti: è consigliato l’intervento visto che il ginocchio ogni tanto mi fa male, che io mi ricordi non mi ha mai ceduto anche se dal punto di vista dell’inconscio non mi fido e l’unica manovra che tuttora non riesco a fare è il distendere la gamba al massimo.è che magari in un prossimo futuro riprendere anche l’attività sportiva di judo, caricare mia figlia sullo zainetto, andare tranquillamente in montagna.
Inoltre se dovessi farmi operare sarebbe meglio usare la fibra sintetica, oppure prelevare del tessuto da altri mie tendini?
Resto in attesa di una vs. delucidazione e vi porgo i miei migliori saluti.



Intanto occorre dire che il legamento crociato anteriore del ginocchio è il fulcro del movimento naturale dell’articolazione. La sua lesione comporta ripercussioni sulla cinematica del movimento che possono procurare, a lungo andare, una sofferenza delle cartilagini articolari. Detto questo, si può vivere bene anche senza crociato. Basta tenere una muscolatura della coscia tonica, non fare attività sportiva di contrasto o con movimenti bruschi. Il judo è fra questi, pertanto se si volesse continuare a farlo, consiglierei l’intervento chirurgico. La mia preferenza è per la sostituzione con tendine rotuleo del paziente. Qualsiasi ospedale italiano con reparto di ortopedia è in grado di soddisfare le sue richieste. Nel mio sito può vedere la tecnica chirurgica
Cordiali saluti

3 commenti:

Massimiliano ha detto...

Egregio Dott. Norberto Confalonieri, Ho 43 anni, e nel luglio 2008 ho avuto una distorsione dell'articolazione dell'alluce al piede sx.
Purtroppo avendo trascurato il problema, col tempo il dolore è peggiorato, causando fra l’altro una forte infiammazione sulla zona esterna del metatarso.
Nel gennaio 2009, l’ortopedico mi prescrisse una radiografia ha confronto dei plantari e laser terapia, ma senza risultato positivo.
Sulla radiografia effettuata il 17/06/2009, si riscontrava una pregressa frattura dell’esterno distale della falange ungueale dell’alluce sx, con sottile rima sclerotica a decorso traverso. Moderato valgismo dell’alluce sx. Nei limiti i rimanenti reperti osteo articolari bilateralmente.
Al che, mi rivolsi a un altro ortopedico che mi ha prescritto una risonanza magnetica, dei cerotti medicati e un ciclo da 10 di tecar terapia.
Devo dire che dopo questa terapia il dolore e l’infiammazione si erano attenuati notevolmente, per poi riapparire con il tempo a causa del carico e la durata dell’attività lavorativa.
Dalla seconda risonanza magnetica effettuata il 24/02/2011, risulta che non ci sono alterazioni dell’intensità del segnale delle strutture legamentose e tendinee esaminate.
Minimo aumento della quota liquida nella guaina dei flessori e del flessore del 1 dito.
Non evidenti alterazioni dell’intensità del segnale dei segmenti ossei esaminati.
Purtroppo siamo nel 2012 e ancora non sono riuscito a risolvere questo problema.
Per questo mi rivolgo a lei con la sua esperienza e professionalità, poiché non so più che cosa fare.
Forse un intervento chirurgico o delle infiltrazioni possono risolvere il problema, ma naturalmente è lei il maestro e di conseguenza prenderò in considerazione la sua diagnosi.
La ringrazio di cuore e sono molto contento che ci siano esperti come lei che aiutano le persone in difficoltà anche via internet.
Cordiali saluti.
Massimiliano da Roma.

Unknown ha detto...

Nel 1993 intervento x
Ernie cervicali c5/c7 rm del 2013 evidenzia spondilo discoartrosi fra c5 c6 con grossolana protrusione discosteofitosica che comprime il sacco durale e il midollo spinale sottostante dove si evidenzia un'area miemomalacica quadro di tetraparesi (pi? evidente agli AAII vorrei sapere cosa mi può comportare con l'andare del temo

Unknown ha detto...

Nel 1993 intervento x
Ernie cervicali c5/c7 rm del 2013 evidenzia spondilo discoartrosi fra c5 c6 con grossolana protrusione discosteofitosica che comprime il sacco durale e il midollo spinale sottostante dove si evidenzia un'area miemomalacica quadro di tetraparesi (pi? evidente agli AAII vorrei sapere cosa mi può comportare con l'andare del temo