mercoledì 26 maggio 2010

Sindrome del tunnel tarsale

Sono un vostro lettore, da qualche mese mi è stato diagnosticato a un piede sindrome del tunnel tarsale, un portatore di sperone calcaneare. Ho fatto un ciclo di laserterapia a tibio tarsica e calcagno, uso plantari su misura ordinati dal medico, ma non ho avuto benefici. Io vorrei operarmi ma c’è chi mi sconsiglia. Vorrei un vostro parere.

Sono un ottantenne con pacemaker e ***boi pos*** coronarica in data 1994. Io fino ad ora ho sempre fatto vita lavorativa.

Che mi consigliate?

Giuliano Barrocca - Piumazzo (Modena)

Se mi darete risposta gradirei solo il nome.



Il Tunnel Tarsale è situato nella parte mediale della caviglia ed è un tunnel osteo-fobroso, dove decorrono il nervo, i vasi tibiali posteriore ed i tendini dei muscoli tibiale posteriore, flessore lungo delle dita e flessore lungo dell’alluce. La compressione del nervo tibiale posteriore all’interno di questo canale osteo-fibroso è responsabile della Sindrome del Tunnel Tarsale. I sintomi sono caratterizzati da dolore, formicolii, perdita di sensibilità alle dita ed alla superficie plantare del piede. Può essere inoltre presente ipotrofia ed ipostenia ai muscoli intrinseci del piede, oltre che a dolore sulla parte mediale della caviglia evocato da una compressione a tale livello. La tipica sintomatologia clinica associata ad un’elettromiografia (EMG), sono sufficienti per diagnosticare la Sindrome del Tunnel Tarsale. Inizialmente, si propende per una terapia di tipo conservativo. Qualora fallisca il trattamento antalgico e la sintomatologia peggiori, progressivamente, si ricorre all’intervento chirurgico. L’operazione consiste nella sezione completa del legamento che avvolge i tendini flessori, che chiude in alto la doccia ossea del tunnel tarsale.

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