mercoledì 26 maggio 2010

Stenosi del canale

Il sottoscritto Cacopardo Giancarlo chiede cortesemente di sapere qualcosa di sicuro sulla stenosi della colonna vertebrale: se ci sono cure mediche, se ci sono cure fisioterapiche, se è possibile essere operato, se è possibile conoscere il nome di qualche specialista.

Allego la diagnosi della risonanza magnetica.

Risonanza magnetica: Stenosi congenita del canale vertebrale aggravata da sovrapposte alterazioni a carattere artrosico. Segni di sofferenza discale all’interspazio L5 S1 con alterazione del segnale delle limitanti in rapporto a spondilosi reattiva.

Alterazioni artrosiche di discreta entità a sede discosomatica ed interapofisaria con ipertrofia delle faccette articolari.

Discrete componenti protrusive discali a più livelli con impronta sul sacco durale e parziale impegno delle regioni foraminali con reperto più evidente sul lato destro specie agli interspazi L3 L4 ed L4 L5.

Ernie intraspongiose al tratto di passaggio di dorso lombare.

Giancarlo - Macerata



Per stenosi del canale vertebrale si intende un restringimento dello spazio dove alloggia il midollo spinale, per condizioni congenite od acquisite. Da ciò scaturiscono quei sintomi dolorosi, spesso confusi con altre patologie. I sintomi sono rappresentati, soprattutto, da lombalgia e da dolori irradiati (radicolari). Vi è, però, un sintomo caratteristico delle stenosi del canale vertebrale lombare, denominato Pseudo-claudicatio Spinalis. Si tratta dell'aumento del dolore irradiato agli arti inferiori, dopo che il soggetto abbia iniziato la deambulazione; tale dolore costringe il soggetto ad arrestarsi per trovare sollievo. La denominazione (Claudicatio) viene mutuata da un analogo sintomo causato da un'insufficienza dell'irrorazione arteriosa agli arti inferiori, in casi di patologie delle arterie, che veicolano il sangue agli arti inferiori. La diagnosi di stenosi del canale vertebrale lombare è essenzialmente clinica; i sintomi suddescritti infatti debbono indirizzare il medico curante sulla strada di una corretta diagnosi. E' spesso necessario confermare la diagnosi clinica tramite approfondimenti diagnostici strumentali; tra essi, oltre all'indagine radiografica (primo esame che può fornire però solamente segni indiretti, sebbene importanti), vanno annoverati gli esami di cosiddetta Diagnostica per Immagini (mielografia; TAC; RMN) e gli accertamenti neurofisiologici (ElettroMioGrafia). Il trattamento può essere conservativo o chirurgico. Prevede la somministrazione di farmaci antinfiammatori (steroidei o non steroidei). In caso di sciatica con canale stretto, il trattamento comporta riposo a letto completo per quindici giorni, seguito da un busto ortopedico e da opportuna rieducazione. Qualora i trattamento conservativi non diano i frutti sperati (o li ottengano solo per periodi limitati di tempo) è necessario porre in campo l'opzione chirurgica. Scopo del trattamento chirurgico delle stenosi del canale vertebrale lombare è la decompressione delle strutture nervose (radici spinali). Per raggiungere codesto obiettivo è indicata una aggressione chirurgica posteriore ed una rimozione (mirata e mai troppo estesa) delle strutture responsabili - in seguito alla loro ipertrofia od alla loro alterazione congenita - del fenomeno compressivo. Numerosi ospedali, in Italia, sono in grado di trattare questa patologia, soprattutto, quelli con un centro di chirurgia vertebrale.

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