mercoledì 26 maggio 2010

Trocanterite o borsite dell'anca

Ho 68 anni e nell’ottobre 2009 ho effettuato una Rm alla colonna lombo-sacrale e articolazioni coxo-femorali dalla quale è risultata una borsite bilaterale cronicizzata che mi crea dolore e comunque non mi permette di camminare più di cinque minuti. Sono andata da diversi medici ma i risultati non si sono visti. Gradirei, se possibile, avere delle indicazioni da uno dei vs. professori se esistono cure specifiche per questa malattia o addirittura un intervento chirurgico.

Rm colonna lombo-sacrale e articolazioni coxo-femorali

L’esame Rm del rachide lombo-sacrale ha messo in evidenza una condizione spondilo-disco-artrosica diffusa del rachide lombare con presenza di protrusione discale mediana e laterale sinistra L1-L2 e di protrusione discale ad ampio raggio L2-L3. Altre due protusioni di entit- inferiore, ad ampio raggio, si rilevano a livello degli spazi L2-L4 ed L4-L5. In corrispondenza dello spazio L5-S1 è presente una protrusione discale mediana e laterale sinistra con riduzione di ampiezza del forame di coniugazione. Ipertrofia delle faccette articolari a livello L4-L5 con riduzione in ampiezza bilaterale dei formai (maggiore a sinistra). Canale vertebrale di ampiezza inferiore alla norma nel diametro latero-laterale (inferiore 1 cm) a livello del tratto L5-S1. Riduzione della lordosi lombare. Cono midollare normoposizionato.

A livello del bacino non si rilevano alterazioni di morfologia e/o segnale delle teste femorali; nella capsula coxo-femorale sinistra si apprezza una minima raccolta fluida che non distende i recessi articolari. Bilateralmente si osserva invece una flogosi cronicizzata di grado severo delle borse peritrocanteriche che a destra causa anche un coinvolgimento flogistico dei tessuti adiposi situati profondamente al ms. tensore della fascia lata. Si rileva inoltre una tendinopatia inserzione bilaterale del muscolo gluteo medio, più evidente a destra dove si associa una modesta flogosi spongiosa. Nulla da rilevare nello scavo pelvico.

Paola



La trocanterite (o borsite trocanterica) è un'infiammazione dei tendini che si inseriscono sul grande trocantere e della borsa sierosa che li ricopre. La trocanterite è un disturbo comune, che colpisce in prevalenza il sesso femminile. Nei soggetti sportivi, è possibile che i microtraumi ripetuti nei movimenti di flessoestensione dell'anca portino all'infiammazione della borsa e dei tendini sottostanti, a volte interessati da vere e proprie rotture. Meno chiara è l'origine della malattia nei soggetti sedentari. Sembra che un deficit posturale, anche lontano, magari una malformazione dei piedi, possa portare ad un’eccessiva tensione della fascia lata, che scivola sul grande trocantere grazie all'interposizione "lubrificante" della borsa sierosa. Questo porta ad un'irritazione meccanica per attrito nei movimenti. La trocanterite si manifesta con dolore sulla sporgenza del grande trocantere, e quindi sul fianco. Questa localizzazione permette di distinguerla chiaramente dal dolore articolare dell'anca, che viene avvertito prevalentemente all'inguine e al gluteo. Dal momento che la trocanterite è un'infiammazione dei tessuti molli (borsa e tendini), l'ecografia è l'esame di partenza. Essa permette ad un ecografo esperto di riconoscere il versamento liquido all'interno della borsa trocanterica, l'edema circostante, le microcalcificazioni all'inserzione dei tendini (entesite calcifica). Tutto questo permette di fare diagnosi di certezza, se in associazione con un quadro clinico tipico. Come per tutte le malattie infiammatorie, la prima terapia è rappresentata dal riposo, dall'applicazione (a periodi alterni) della borsa del ghiaccio, dall'assunzione di farmaci antiinfiammatori. Se così non si ottiene la remissione duratura del disturbo, è opportuno ricorrere ad un trattamento infiltrativo: 1-2 infiltrazioni intra-bursali di un preparato cortisonico permettono di disinfiammare l'area e di eliminare i sintomi in pochi giorni. Importante è diagnosticare e correggere in deficit posturale, magari con un plantare. Nelle forme cronicizzate, ribelli ai trattamenti sopra ricordati, solo l'associazione di terapie fisiche locali (onde d'urto a bassa potenza, ultrasuoni, radarterapia, laserterapia) e di programmi riabilitativi specifici permette di ottenere la graduale scomparsa dei disturbi. Eccezionale è il ricorso all'intervento chirurgico di release della fascia lata, che può essere eseguito con una breve incisione in corrispondenza del grande trocantere o con tecnica endoscopica.

1 commento:

Oliviana Raffaeli ha detto...

Salve ho 38 anni e sono affetta da connettivite mista e spondilodiscoartosi.A luglio 2014 mi hanno sottoposta ad artrodesi lombare ant e post per multiple ernie, quattro anelli vertebrali rotti e una malformazione congenita del coccige. A distanza di mesi ho accusato dolori fortialle anche e gonfiore nella zona. Ho fatto una rm che referta una borsite acuta pertrocanterica ma sto aspettando la risposta dell ortopedico. In passato ho gia avuto borsiti ma non acute trattate con infiltrazioni ma dopo tre mesi ritornava il problema ed ora è peggiorato. La mia domanda è: oltre le infiltrazioni ci sono altre strade? Perché il dolore è tanto, gli antinfiammatori non mi fanno nulla ed io ho tutta la parte del bacino delle anche e del gluteo sx molto gonfio e dolente fino alle ginocchia...grazie...oliviana