mercoledì 4 marzo 2009

Trocanterite

Da 11 mesi soffro di una trocanterite che mi causa un leggero dolore ed una sensazione di cedimento della gamba dx caricandola col peso del corpo. Sono stato visitato in questo tempo da 3 diversi ortopedici e da un fisiatra, le terapie prescrittemi sono state inizialmente 3 onde d’urto, poi antinfiammatori per via orale, quindi un ciclo di 5 infiltrazioni non cortisoniche ed infine 10 sedute di magnetoterapia, nessun miglioramento! Dalla radiografia e dalla risonanza magnetica effettuate non si evidenzia alcunché di particolare.
Ho 68 anni, non sono in sovrappeso, pratico giornalmente il gioco delle bocce, dove la flessione della gamba dx è il movimento più frequente e che mi causa i fastidi sopra citati. Vorrei conoscere quale terapie risolutiva mi consigliate.
Virgilio – Bergamo



La trocanterite è un termine vago per significare un’infiammazione della regione del trocantere. Possono essere coinvolti i tendini che si inseriscono sul grande trocantere o la borsa sierosa che li ricopre.
E’ più corretto parlare di borsite o entesite trocanterica.
La trocanterite è un disturbo comune, che colpisce in prevalenza il sesso femminile. Nei soggetti sportivi, è possibile che i microtraumi ripetuti nei movimenti di flessoestensione dell'anca portino all'infiammazione della borsa e dei tendini sottostanti. Meno chiara è l'origine della malattia nei soggetti sedentari.


Senza dubbio, un deficit posturale, uno squilibrio biomeccanico, anche post trauma, mettono in eccessiva tensione la fascia lata, quella fascia fibrosa che scivola sul grande trocantere grazie all'interposizione "lubrificante" della borsa sierosa. Questo spiegherebbe la non rara associazione tra trocanterite ed anca a scatto.
La trocanterite si manifesta con dolore sulla sporgenza del grande trocantere, e quindi sul fianco. Questa localizzazione permette di distinguerla chiaramente dal dolore articolare dell'anca, che viene avvertito prevalentemente all'inguine e al gluteo.
Dal momento che la trocanterite è un'infiammazione dei tessuti molli (borsa e tendini), l'ecografia è l'esame di partenza. Essa permette ad un ecografo esperto di riconoscere il versamento liquido all'interno della borsa trocanterica, l'edema circostante, le microcalcificazioni all'inserzione dei tendini (entesite calcifica). Tutto questo permette di fare diagnosi di certezza, se in associazione con un quadro clinico tipico.
La radiografia permette di escludere coesistenti problemi a carico dell'articolazione e, spesso, di osservare microcalcificazioni laddove i tendini si inseriscono sul trocantere.
Come per tutte le malattie infiammatorie, la prima terapia è rappresentata dal riposo, dall'applicazione (a periodi alterni) della borsa del ghiaccio, dall'assunzione di farmaci antiinfiammatori.
Importante la diagnosi posturale con un esame baropodometrico. Spesso un plantare correttivo e ginnastica posturale portano a guarigione in poche settimane.
Se così non si ottiene la remissione duratura del disturbo, è opportuno ricorrere ad un trattamento infiltrativo: 1-2 infiltrazioni intra-bursali di un preparato cortisonico permettono di disinfiammare l'area e di eliminare i sintomi in pochi giorni. In queste borsiti più resistenti, che hanno richiesto la terapia infiltrativa, è indispensabile istituire successivamente un programma di kinesiterapia composto da esercizi di stretching della fascia lata, così da ridurre il rischio di recidiva.
Nelle forme cronicizzate, ribelli ai trattamenti sopra ricordati, solo l'associazione di terapie fisiche locali (onde d'urto a bassa potenza, ultrasuoni, radarterapia, laserterapia) e di programmi riabilitativi specifici permette di ottenere la graduale scomparsa dei disturbi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Dottore,
mi è stata diagnosticata la trocanterite al fianco sx,forse scaturita da esercizi errati in palestra,vorrei sapere quale è la terapia più idonea e se si guarisce.
La ringrazio
Elisabetta

Anonimo ha detto...

Buongiorno professore, ho 59 anni e mi è stata diagnosticata una trocantere dx, ho fatto un infiltrazione con cortisone, va un po' meglio ma purtroppo per problemi gravi allo stomaco non posso prendere antinfiammatori, come posso curarmi? E va bene la magnetoterapia in questo caso? Grazie x la risposta...Adele

Unknown ha detto...

B. Sera. Sono una donna di 45 anni. In seguito ad una errata attività fisica mi è stata diagnosticata una trocanterite bilaterale, ma x lo più dx. Ormai ne soffro da un anno e mezzo, ho provato di tutto. Infiltrazioni, onde d'urto, tecar, ora sto facendo il gel piastrinico ma non ho ancora avuto miglioramento. La cosa è invalidante, non sono più libera di poter fare una passeggiata, sono molto scoraggiata. Ho anche messo un plantare e devo dire che un pochino ha fatto.Secondo lei, posso guarire? Ha qualche suggerimento da darmi? Grazie x la disponibilità