giovedì 27 marzo 2008

Condropatia dell'astragalo


Sono uno sportivo da sempre (escursionismo, trekking, footing, ciclismo), anche ora che ho 67 anni. Sono affetto da condropatia alla caviglia, più precisamente all¹astragalo, individuata con la risonanza magnetica. Ho fatto di tutto: antinfiammatori, agopuntura, ginnastica posturale, uso del plantare, PST, omeopatia. Niente. Per un sedentario non sarebbe una tragedia, ma io non riesco a sopportare la quasi immobilità. Cosa mi consiglia? Il mio pensiero si rifugia nell¹intervento chirurgico, ma con quale prospettiva?
La ringrazio per quanto vorrà gentilmente consigliarmi.


La condropatia dell'astragalo è una patologia di non facile soluzione terapeutica.
La recente vicenda del giocatore Filippo Inzaghi, insegna molto sulle incertezze della terapia.
Innanzitutto, bisognerebbe conoscere le dimensioni del problema e la localizzazione. Purtroppo, se si trova nella zona di carico, prima o poi, bisognerà ricorrere alla chirurgia. se si trova in una sede periferica, la riduzione dell'escursione articolare, associata a terapia fisica, potrebbe attenuare il dolore. La chirurgia, oggi, per fortuna è mininvasiva, in quanto si può aggredire l'articolazione per via artroscopica, con due o tre forellini.
Recentemente, è uscito un articolo scientifico che dimostra come le microfratture (perforazioni multiple della zona di cartilagine malata), possano portare un notevole miglioramento della sintomatologia.
Io le associerei ad un plantare di scarico della zona interessata e riuscirei a limitare il problema, per qualche tempo. La guarigione è impossibile, come in tutti i quadri di artrosi delle articolazioni, però si potrebbe convivere.
Le soluzioni definitive sono, come per il ginocchio o l'anca, fondamentalmente, due: la protesi articolare e l'artrodesi, con vantaggi e svantaggi di entrambe, ma questo è un altro capitolo, e ne riparleremo tra qualche anno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da maggio 2008, ho una condropatia all'astragalo della caviglia sinistra. Dopo vari rimedi senza esiti, ho contattato il Prof.Aurilio Marcacci del Rizzoli di Bologna. Dopo aver visionato la risonanza magnetica, mi ha opertato a novembre 2009 asportandomi un'osteofita e la fibrosi. Confrontando la risonanza precedente e quella successiva all'operazione nn è cambiato nulla anzi le cose sono peggiorate in quanto avverto maggior dolore e maggiori difficoltà di movimento. Personalmente sono amareggiato e non trovo una soluzione. Ho 34 anni con la voglia di fare tante cose ma bloccato da questo problema

Unknown ha detto...

DONNA HO 56 ANNI A SEGUITO DI UNA FRATTURA DELLA TIBIA E PIATTO TIBIALE CON LUSSAZIONE DEL PIEDE.SONO STATA OPERATA E HO TENUTO UN FISSAGGIO ESTERNO PER 5 MESI
FACENDO FISIOTERAPIA DA SUBITO ADESSO SIE PRESENTATO UN PROBLEMA AL PIEDEDOVUTO ALLA LSSAZIONE.SONO 8 MESI COMPLESSIVAMETE DI FISIOTERAPIE.MA NON SI RIESCE ANCORA A SBLOCCARE L'ASTRAGALO.