giovedì 27 marzo 2008

Morbo di Ledderhose: che fare?

Sono un medico di 49 anni, sportivo (pratico regolarmente corsa, sci alpino e
trekking). All'età di 44 anni sono stato operato alla mano destra per malattia
di Dupuytren, e l'estate scorsa (purtroppo con implacabile precisione
statistica) ho avvertito la presenza di due nodularità nella pianta del piede
sinistro e una nel destro, confermate dall'ecografia. Attualmente non ho
particolari limitazioni, a parte ogni tanto dolore a fitte, senza correlazione
con lo sforzo fisico.Lo specialista cui mi sono rivolto ha fatto diagnosi di
Ledderhose ed è stato poco incoraggiante, dicendomi che l'intervento spesso non
è risolutivo, che ci sono frequenti recidive e che asportando la fascia plantare
si può destabilizzare il piede. Devo rassegnarmi a una vita sedentaria o c'è
qualche rimedio?
Cordiali saluti
Vittorio Zanni
Bologna

La malattia di Ledderhose è assai meno frequente del Dupuytren (della stessa famiglia, ma colpisce la mano).
Fanno tutte parte delle malattie da retrazione fasciale sottocutanea, caratterizzata da ispessimenti e noduli fastidiosi e dolenti.
Il trattamento terapeutico è, il più delle volte, astensionistico.
Si consiglia l'asportazione delle porzioni di aponevrosi plantare, interessate dalla retrazione, solo nei pazienti in cui tali noduli sono causa di dolore.
Il problema principale dell'intervento è la cicatrice in sede plantare che, se dolorosa, ostacola in modo importante l'appoggio.
Consiglierei quindi al collega di verificare se vi siano gli estremi per giustificare il trattamento chirurgico.
Analogamente alla malattia di Dupuytren, quella di Ledderhose riconosce, come concausa, il microtrauma, spesso per appoggio scorretto
Per tale motivo può essere utile un esame approfondito della postura, con un'ortesi plantare non rigida, per un moderato sostegno meccanico.
Meglio evitare attività sportive, comportanti stress ripetuti sulla pianta del piede.
Utili le nuove scarpette sportive con ammortizzatore calcaneare.

Ciao
Augurissimi ancora a te e famiglia

1 commento:

Unknown ha detto...

Soffro del morbo di ledderhose, dopo un intervento effettuato nel 2007 oggi mi si ripresenta con : tumefazione clinicamente rilevabile a livello della volta plantare del piede di destra, corrisponde a inspessimento della fascia plantare che si estende per una lunghezza di 4 cm con spessore massimo di 2,6 mm nella sua parte centrale. L'inspessimento interessa a tutto spessore la fascia che appare ben delimitata sul margine profondo e risulta invece un poco irregolare sul margine superficiale.
Vascolarizzazione al controllo doppler quasi completamente assente.

Oggi al San Raffaele di Milano mi hanno proposto l'asportazione della fascia plantare..... possibile che non esiste un'altra alternativa ??
La malattia non è dolorosa ma parzialmente invalidante nel senso che la postura viene a complicarsi con conseguente dolore ad articolazioni di riflesso, caviglia, ginocchio, schiena....
Cristiano Sabucco